L’omaggio degli Alpini a Margherita di Savoia, nel Cadore

L’omaggio degli Alpini a Margherita di Savoia, nel Cadore

Quando gli Alpini fecero oltre 100 km, zaino in spalla, per incontrare la regina a Perarolo

A Perarolo di Cadore una lapide di pietra sulla facciata del palazzo Lazzaris cita: ”Margherita di Savoia Regina d’Italia e Vittorio Emanuele principe di Napoli qui soggiornarono dal dì 8 agosto al dì 8 settembre 1881”.

L’anno successivo, nello stesso periodo, la Regina tornò a Perarolo e questa volta gli Alpini vollero renderle omaggio.

Questo, tra realtà e fantasia, è quello che successe.

Nell’agosto del 1882 la 35ª Compagnia (divenuta in seguito la 67° del Btg “Pieve di Cadore”) stava partecipando a delle manovre in Friuli. La compagnia apparteneva al X Battaglione, il quale aveva il comando a Conegliano e  compagnie a Feltre, Agordo, Pieve di Cadore ed a Tolmezzo.

La comandava il capitano Davide Menini che, il 1 marzo 1896, con i gradi di tenente colonnello ed al comando del 1° Battaglione Alpini d’Africa, troverà la morte nella infausta battaglia di Adua.

La compagnia era accampata a Stazione Carnia, quando giunse la notizia che a giorni la Regina Margherita con il figlio Vittorio Emanuele sarebbe arrivata a Perarolo per il soggiorno estivo. Gli Alpini, molti dei quali di origine  cadorina, manifestarono il desiderio di andare a vedere e rendere omaggio alla sovrana ed al principe ereditario.

Il capitano Menini lo comunicò al comando di Battaglione, dando la disponibilità ad andare a rendere gli onori alla Regina.

Margherita di Savoia in tenuta “alpina”

L’autorizzazione venne concessa, senza poche titubanze e perdite di tempo, e comunicata alla compagnia appena rientrata da un’esercitazione: la compagnia avrebbe dovuto sfilare l’indomani mattina, con il successivo l’obbligo di rientro immediato.

Dalla Carnia a Perarolo vuol dire una “passeggiata” di cento chilometri, poi c’è il ritorno!

Erano le prime ore del pomeriggio. Il tempo di sistemarsi e spazzolarsi e la compagnia partì. Sosta serale per il rancio e via di nuovo in marcia notturna.

La compagnia arrivò a Perarolo verso le sette di mattina. A Menini venne comunicato che la Regina desiderava che gli Alpini sfilassero davanti a lei alle dieci.

Alle dieci in punto, sulla strada principale di Perarolo, gli Alpini della 35ª Compagnia del X° Battaglione, con il  capitano Menini in testa sfilaronono in parata davanti alla Regina ed al suo seguito. Sembra che la Regina (allora trentenne) abbia avuto parole di compiacimento.

Dopo aver consumato il rancio, la 35ª caricò lo zaino in spalla e ripartì per Stazione Carnia e le manovre.

 

Articolo di Daniele Luciani per il Col Maòr n. 1 del 2003

admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *