Angelo Gabrieli

M.O. Gabrieli Angelo

Nato nel 1914 a Rocca Pietore (Belluno)
Caporale di complemento
4° Reggimento Alpini
Battaglione Sciatori “M.te Cervino”
80ª Compagnia Cannoni Controcarri

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:

Puntatore di pezzo anticarro, già distintosi per abilità e valore in precedenti azioni, durante un attacco in forza di carri armati nemici, attendeva freddamente che questi giungessero a breve distanza per poterli colpire con sicura efficacia. Ferito gravemente da una raffica di mitragliatrice, rifiutava di allontanarsi dal pezzo ordinando ai propri uomini di sostenerlo in modo di poter continuare la propria opera di puntatore. Nonostante le sue gravi condizioni riusciva a colpire un carro nemico. Accortosi che questo benché colpito continuava la sua corsa verso il pezzo, ordinava ai suoi dipendenti di allontanarsi e mettersi in salvo mentre con disperata energia ricaricava e puntava il pezzo da solo. A distanza di non più di due metri faceva partire il colpo colpendo a morte il carro nemico che spinto dall’inerzia schiacciava il cannone e il suo eroico tiratore. Superbo esempio di coraggio, altruismo e assoluta e completa dedizione al dovere.

Selenji Jar (Fronte russo), 31 dicembre 1942

Note biografiche:

Muratore di mestiere, nell’aprile 1935 venne arruolato nel battaglione “Belluno” del 7° alpini e nel 1936 fu congedato col grado di caporale. Richiamato nel settembre 1939 ed assegnato al battaglione “Val Cordevole” del 4° gruppo alpini “Valle”, partecipò nel giugno 1940 alle operazioni di guerra svoltesi alla frontiera alpina occidentale e dal gennaio 1941 a quelle svoltesi sul fronte greco-albanese e in Balcania. Rimpatriato, alla fine dello stesso anno fu trasferito al battaglione sciatori “Monte Cervino”, del 4° alpini ed assegnato alla 80ª compagnia cannoni controcarro, partiva per la Russia nell’aprile 1942.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)