“A spasso par al loc”

“A spasso par al loc”

In trecento sabato sera alla passeggiata notturna ideata da Stefano Tavi e curata dai volontari di Salce.

Cinque gruppi, con partenza da Salce ogni mezz’ora dalle 19, per una camminata di circa 7 chilometri attraverso i luoghi della grande e della piccola storia. A spasso per al loc, ovvero l’escursione in notturna in fondi chiusi, poderi, intervallata da una serie di intrattenimenti, ha avuto un buon successo di pubblico.

Circa trecento persone, infatti, hanno partecipato a questa seconda edizione della manifestazione, organizzata dai volontari di Salce per finanziare la locale Scuola materna.

Prima tratta con la navetta della Dolomitibus per portare i gruppi in prossimità di San Fermo. Da lì ha inizio l’escursione con visita alla chiesa dove si è esibito il gruppo vocale Crystal Tears. Seconda tappa a Villa Gaggia, sede dello storico incontro tra Hitler e Mussolini nel luglio del 1943, con l’aneddoto del progetto dell’attentato che non ci fu.

Superato il viale di carpini, a ricevere i gruppi c’era Elisa Casanova che ha illustrato la storia della tenuta Gaggia. Quindi il passaggio nel parco del 17mo secolo progettato dal francese Poiteau le Terrier, con le serre, il laghetto, il labirinto, la casa dei giardinieri, la piscina azzurra, il secolare faggio rosso. La storia della ferrovia e del ponte sul torrente Siva, edificato nel 1886, abbattuto dagli austriaci nel novembre del 1917 e ricostruito nel 1920.

Nell’anfiteatro l’intermezzo musicale di federico Tavi al flauto traverso accompagnato dalla prof. Donatella Dal Mas.

Altra tappa suggestiva alla villa Tropea, dove la Compagnia del sorriso, con Laura De Luca, Ezio Fistarol e Marta Zatta, ha intrattenuto i gruppi con la recita di uno spezzone tratto dal loro spettacolo teatrale “Quattro ciacole in cortivo”.

Le foto di “A spasso par al lòc 2017”

 

Dopo l’attraversamento di prati e boschi un’altro intermezzo musicale con Marino Dalpiaz, musicista dell’Accademia della Fenice di Venezia alla viola.

Quindi sosta al vecchio forno dove Alessio Chizzali, con Maria Teresa, Clelia, Giovannina e Chiara avevano preparato la puccia speck e gorgonzola e le focacce.

Visita quindi alla vecchia stalla di Elvio Tormen e ultimo intermezzo musicale a casa di Mario De Luca, dove Gianni Carlin, musicista e poeta ha eseguito alcuni pezzi rock anni ’70 al flauto e recitato alcuni versi delle sue poesie.

L’escursione si conclude a Col di Salce, con l’intervento degli alpini per il 50mo dell’inaugurazione al Monumento ai Caduti. Qui Michele Sacchet ha ripercorso i retroscena accaduti, culminati in una interrogazione parlamentare perché, probabilmente per la prima volta a Salce, un monumento chiudeva i conti con il passato della II Guerra mondiale, affiancando i nomi dei Caduti da una parte e dall’altra.

L’arrivo, dopo poco più di tre ore e mezza, all’asilo di Salce, beneficiario dell’iniziativa benefica, per la cena. E l’arrivederci all’edizione 2018, già in cantiere.

 

(Articolo di Roberto De Nart per bellunopress.it)

admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *