Grazie anche a te, cara Ida!

Grazie anche a te, cara Ida!

Ricordiamo Ida Carlin a 10 anni dalla sua scomparsa.

Il mattino del 10 febbraio Ida Carlin ci ha lasciati per intraprendere l’ultimo viaggio e rincontrarsi con il suo amato Mario.

Ha combattuto con tenacia e consapevolezza per sconfiggere il male, sempre gioiosa e serena quando giocava con i suoi due ultimi nipotini Carolina e Giacomo, ma felice anche quando Sebastiano ritornava da Bologna, dove studia e lavora.

Cara Ida, con te si è chiusa un’epoca che noi amici alpini di Salce difficilmente dimenticheremo. Quante sere ci riunivamo attorno al tavolo di cucina per un consiglio direttivo, per preparare la spedizione di “Col Maòr”, per bere un bicchiere o un caffè quando con Mario ritornavamo da qualche manifestazione alpina.

E tu sempre disponibile, sempre ospitale, sempre con quel sorriso compiacente anche se l’orario qualche volta era improprio. Grazie Ida, anche tu sei stata un pilastro importante del Gruppo di Salce, anche tu hai collaborato quasi quotidianamente con Mario per permettergli di dedicarsi al Gruppo, alla Sezione, all’Associazione, ricordando quante volte arrivavi con la tua cinquecento blu per accompagnarlo, anche tu hai gioito con lui quando raccoglieva dei risultati importanti, anche tu hai sofferto con Mario, e mai dimenticato, quando ha ricevuto delle delusioni che dalla famiglia alpina non si sarebbe mai aspettato.

Grande è il vuoto che lasci ai tuoi cinque figli che ti sono stati particolarmente vicini dopo la scomparsa di Mario, ma anche durante la tua sofferenza fino all’ultimo respiro.

Ma un grande vuoto lo lascerai anche tra noi alpini di Salce perché in te avevamo fissato un nostro punto di riferimento e di ricordo.

Grazie Ida, grazie di cuore. Te lo dicono tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzare quanto tu e Mario avete dato agli Alpini, alla Società e ai Salcesi.

Il Gruppo alpini di Salce, il Consiglio Direttivo, la Redazione di “Col Maor” sono particolarmente vicini ai figli Ennio, Michela, Raffaella, Carlo, Isabella, ai fratelli Luigi, Daniele, Gemma, Giulia e ai familiari tutti.

(Dal Col Maòr n. 1 del 2008)

admin

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